Citizen Broz

PARTITO DEMOCRATICO...E TORNATO DEMOCRISTIANO.
"Nelle cose futili seguo i capricci e le mode; nelle cose importanti seguo la morale; in arte seguo me stesso. Questa è la ragione per cui non ho nulla a che fare con cio' che non mi piace" J. Ozu

Friday, April 11, 2008

APPELLO AL VOTO "DIVERSAMENTE UTILE"



Ebbene siamo arrivati alla vigilia del voto storico. Inutile dire che il mio voto, per la prima volta davvero cosciente, andrà alla Sinistra Arcobaleno. Non posso premiare il Pd per la sua politica destra, non posso neppure votarlo in chiave anti-berlusconiana perché sarebbe come, diciamo noi, togliere la sete col prosciutto.
Non mi illudo che Veltroni cancelli le leggi berlusconiane, cancelli la legge Biagi, faccia una legge sul conflitto d'interessi e la riforma radio televisiva. Non posso illudermi perché già mi ero illuso col governo Prodi. Un voto davvero utile è quello che rafforza la sinistra contro le derive centriste. Un voto utile è quello che impedisce un governo istituzionale con Casini o con Draghi o con Berlusconi stesso. Un voto utile è quello alla Sinistra Arcobaleno. Bertinotti non mi ha mai convinto al cento per cento, ma oggi è l'unico che riesce a tenere quieti Pecoraro Scanio o Diliberto, è l'unico che poteva metterci la faccia. Vi metto un bel commento di Riccardo Orioles, giornalista amato e dimenticato, giornalista vero, non so per chi voterà, chi saranno per lui "i contro Berlusconi senza se e senza ma". Io l'ho capito.

“È molto tempo che non ci sentiamo, ma questa è una settimana importante. E'

il momento in cui, dopo quasi vent'anni di Weimar, cambia il regime. Vent'anni

fa l'Italia esisteva ancora e non solo come espressione geografica, era un paese

occidentale retto a democrazia parlamentare; era politicamente diviso fra una

sinistra ancora in qualche modo espressione dei lavoratori e un centro

democratico-moderato. Era un paese pacifico, che non faceva guerre da

cinquant'anni. Aveva una magistratura libera, un inno nazionale, una bandiera.

Vi erano sfruttatori, ma non col potere assoluto; politici corrotti molti, ma

onnipotente nessuno. I giovani, a un certo punto, cessavano di essere ragazzi e

diventavano uomini con dei diritti riconosciuti. Le donne erano pari agli

uomini, e questo era ormai senso comune. Nessuno faceva guerre di religione.

Religione civile, comune a tutti, era la Liberazione condotta insieme,

monarchici e marxisti, operai e ufficiali, contro il nazismo. Milano era Italia,

Italia era Napoli, italiani erano i rossi e italiani i neri. Alcuni dei migliori

politici - i Moro, i Pertini, i Berlinguer - erano anche, per avventura, i più

popolari. Nessuno di loro, oggi, troverebbe posto in una qualsiasi lista

elettorale; nè se ne parla più.

Questa era la mia vecchia Repubblica e mi sembra giusto renderle fedelmente

omaggio, ora che non c'è più. Nello stesso paese, vent'anni dopo, dei due unici

capipartito autorizzati uno fa il pubblico elogio dei mafiosi ("Mangano? E' un

eroe") e l'altro, in Sicilia, fa scrivere il programma elettorale a un Salvo

Andò ("Basta coi professionisti dell'antimafia"). Uno vuol cancellare la

Resistenza dai libri di scuola, l'altro s'era dimenticato di includerla nel

progrmma del suo partito. Certo: non sono la stessa cosa. C'è sempre differenza

fra gli Hitler e gli Hindenburg; non si resta neutrali. Ma i valori terribili,

disumani, che ora minacciano di farsi nuovamente regime, non sono stati

contrastati e amzi spesso ne ha subito il fascino anche chi doveva morirgli

contro.

Così, eccoci qua. Senza far finta di niente cercando impossibili neutralità - si

vota, senza se e senza ma, contro Berlusconi - ma senza nulla rimuovere e senza

perdonare niente. Votare ora, contestare domani: non saranno i notabili

"democratici" a riportare la democrazia in Italia, sarà la generazione che

cresce ora. Per essa, faticosamente, cerchiamo di riprendere la penna in mano”.

1 Comments:

At 1:52 AM, Anonymous Anonymous said...

This comment has been removed by a blog administrator.

 

Post a Comment

<< Home