Citizen Broz

PARTITO DEMOCRATICO...E TORNATO DEMOCRISTIANO.
"Nelle cose futili seguo i capricci e le mode; nelle cose importanti seguo la morale; in arte seguo me stesso. Questa è la ragione per cui non ho nulla a che fare con cio' che non mi piace" J. Ozu

Thursday, October 20, 2005


COME PARLO DI CINEMA

Ed ora parliamo di cinema, propriamente dell'arte delle figure in movimento.
Movimento che non significa solo spostamento di arti e figure dovute ad un trattamento della pellicola, movimento significa anche un muoversi di vite e di esperienze. Il cinema non ci racconta una figura che si muove da A a B attraverso un percorso tracciabile. No. Il cinema ci racconta i movimenti emotivi della figura A attraverso punti sospesi al di fuori di linee tracciabili, non ripercorribili e spesso non rintracciabili. Ora, la differenza tra cinema e letteratura è anche questa: in letteratura sono ammesse ellissi e comportamenti non propriamente giustificabili, la letteratura è la fiction pura. Il cinema invece deve fare i conti con queste cavolo di immagini che rendono tutto troppo reale ed ogni singolo comportamento devo in qualche modo giustificarlo. Spesso con un trauma infantile. Romanzo Criminale di Placido (credo che ne parleremo di questo film) ci mostra i malavitosi che da piccoli hanno perso un amico dopo la loro prima rapina, li vediamo correre lungo la spiaggia del litorale romano inseguiti, uno di loro viene preso, uno muore, il più furbo scappa (e ripeterà questa fuga per tutta la vita) alla fine muoiono tutti e non se ne parla più. Ora, spiegare i comportamenti futuri attraverso le esperienze dell'infanzia è un giochino logoro, secondo me. Non vi ricorda Mystic River? I tre bambini che giocano, uno viene portato via da due pedofili, gli altri due ricorderanno sempre quel momento. L'altro crescendo è disturbato, gli altri non lo vogliono vedere. La vita dei due rimasti a terra si risolleverà solo dopo la morte dell'amico, morto con un patto del silenzio scellerato. E Willy Wonka? Leggo che anche qui ci troviamo Wonka bambino in contrasto col padre dentista. Non può essere vero...che bisogno c'è? Meccanismi logori, ma chissà perché ho citato due grandi film (il terzo non l'ho visto ancora), due belllissime cavalcate nell'animo nero dell'uomo. Il film di Eastwood ci mette faccia a faccia col nostro animo nero fatto di pregiudizi e sbandate totatli, quello di Placido ci fa paura perché non possiamo non amare quei personaggi nerissimi e sanguinari.

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